La storia

Il territorio di Bronte si sviluppa prevalentemente dal cratere sommitale dell’Etna fino alla valle del fiume Simeto, con un piccolo lembo che si arrampica sui Monti Nebrodi. Questa collocazione gli attribuisce un rilevante pregio orografico, vegetazionale e naturalistico. Il centro abitato si adagia alla quota di 794 m sulle falde nord-occidentali dell’Etna, sopra un ripido pendio che domina l’ampia valle del Simeto e la parte centro-meridionale dei Monti Nebrodi. La popolazione risulta essere di 19.172 abitanti (dati aggiornati al 01/01/2015 - istat). Il patrimonio artistico, architettonico ed edilizio del paese si sviluppa nel contesto del tardo ‘500. La nascita di Bronte quale centro urbano, infatti, porta la data del 1535, anno in cui l’Imperatore Carlo V riunì i 24 casali nei quali la popolazione residente era disseminata (all’epoca, circa 4000 anime). Da allora, la città si espanse con la nascita di diversi quartieri che avevano come centro di aggregazione una chiesa, arricchita nei secoli di opere d’arte. I primi ad abitare questi luoghi furono i Siculi, la cui presenza è rivelata dalle numerose cellette funerarie rinvenute in diverse località vicine a Bronte, come Rocca Calanna, in contrada Difesa; tracce evidenti della loro permanenza lasciarono anche Greci, Romani, Bizantini, Arabi e Normanni. Agli Arabi viene attribuita l’introduzione del pistacchio che cresce sui terreni lavici, fonte preziosa per l’economia locale e motivo di vanto in tutto il mondo.

La storia della scuola

La scuola è localizzata a Bronte, un centro di circa ventimila abitanti, costituito da un nucleo storico e da nuovi quartieri periferici, che vede nella produzione del pistacchio, nella sua lavorazione e commercializzazione la principale fonte di sviluppo. Le sedi della scuola sono dislocate nelle diverse aree geografiche e accolgono un'utenza abbastanza omogenea per estrazione socio-culturale. Nel territorio sono presenti associazioni sportive, centri culturali, agenzie educative non istituzionali, risorse professionali specifiche che, su richiesta della scuola o autonomamente, offrono la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti formativi, poiché la scuola ha fatto dell'apertura al territorio uno degli aspetti caratterizzanti la propria vision. Il Comune contribuisce all'erogazione di un servizio di qualità, offrendo il servizio mensa, il servizio scuolabus, l'assistenza igienico-personale e l'assistenza all'autonomia e alla comunicazione per gli alunni in situazione di disabilità. La collaborazione dei genitori si è sempre più ampliata nel corso degli anni, in quanto le azioni poste in essere dalla scuola hanno contribuito a far maturare un atteggiamento positivo verso la scuola come istituzione, a stimolare il senso di fiducia, a potenziare la partecipazione. La scuola si impegna a realizzare un sistema educativo aperto ed inclusivo sia verso gli alunni, garantendo loro il successo formativo, sia nei confronti degli stessi genitori rendendoli attivamente partecipi della vita scolastica e sostenendoli nella gestione delle complesse problematiche che investono il loro ruolo nella società contemporanea. La scuola, dunque, viene sempre più percepita dalle famiglie come risorsa principale, capace di ampliare l’orizzonte di crescita dei propri figli.